Iran: Shiraz capitale dei giovani del mondo islamico nel 2017

Shiraz – Il terzo summit dei 57 ministri dello sport e dei giovani dell’OCI, l’Organizzazione dei paesi islamici, ha designato Shiraz, storica citta’ del sud dell’Iran come capitale mondiale della gioventu’ musulmana nel 2017.
Nel corso della riunione tenutasi a Istanbul, la delegazione iraniana e’ riuscita a far vincere Shiraz che quindi succedera’ a Istanbul che detiene il titolo per il 2016.

SHIRAZ

Capoluogo della regione del Fars, regione considerata il granaio dell’Iran e che e’ grande quanto la meta’ dell’Italia, ha oltre 1,3 milioni di abitanti e la sua fondazione risale a 4000 anni fa’. E’ stata capitale della Persia durante la dinastia Zand, dal 1750 al 1794. Si trova a circa 1500 metri di altitudine sopra il livello del mare e ai piedi dei monti della catena degli Zagros.

In eta’ Achemenide, era un centro di passaggio nel bel mezzo delle tre citta’ importanti di Susa, Persepoli e Pasargade. Ospita estese coltivazioni di agrumi come l’arancia, il mandarino ed il bergamotto; produce anche olive verdi ed e’ il maggior centro di produzione di uva che oggi viene consumata come frutto. Il piu’ antico esempio di vino del mondo, datante approssimativamente a 7.000 anni fa, e’ stato scoperto in giare nei dintorni di Shiraz.

Non a caso nella poesia e nelle leggende, Shiraz viene soprannominata la citta’ del vino che oggi non viene piu’ prodotto perche’ proibito dalla religione islamica.
HAFEZ E SAADI POETI DELLA PERSIANITA’

Il piu’ grande poeta romantico classico dell’Iran e della persianita’, Hafez di Shiraz (1325-1389) era di Shiraz ed e’ sepolto in un giardino incantato nel centro della citta’.

E’ cosi’ amato dagli iraniani che la sua tomba e’ sempre affollatissima di persone che si recano a dire una preghiera per lui, come fosse un santo. La raccolta di poesie di Hafez viene usata come oracolo d’amore dagli iraniani che interrogano il poeta aprendo a caso il suo “divano”. “Quant’e’ bella Shiraz, al mondo non ha pari! Preservala, mio Dio, da tutte le sciagure! Scorra, scorra per sempre questo ruscello nostro, che fa, con le sue acque, senza fine la vita. Fra i sereni abitati e le liete radure uno zefiro fresco che dell’ambra ha il profumo. Vieni a Shiraz, tra la sua gente cerca, cosi’ perfetta, grazie celestiali”. E sempre a Shiraz si trova in un altro giardino rigoglioso, la tomba del celebre Saadi.

Cosi’ celebre che la sua poesia “Bani Adam” (I figli di Adamo), e’ incisa sul corridoio d’ingresso del palazzo di vetro delle Nazioni Unite a New York. “I figli di Adamo sono gli organi di un unico corpo, dato che nella creazione son di un’unica origine, quando il tempo porta dolore ad uno degli organi, agli altri non permane serenita’, o tu che sei indifferente al dolore altrui, forse non e’ giusto che ti chiamino essere umano”.

IL COMPLESSO DI VAKIL

Durante la dinastia Zand, il principale scia’ soprannominato Vakil-or-Roaya (Difensore della Plebe), costruisce un centro incantevole per Shiraz. La fortezza o Arg che sorge con le sue alte mura ancora oggi nel centro, poi la moschea del venerdi’, l’hammam tradizionale e infine il bazaar; tutti son detti “di Vakil” in nome del re che li ha realizzati; in primavera e autunno la piazza pullula anche di turisti italiani, tedeschi e francesi. Ed e’ qui al bazaar che si possono vedere i coloratissimi vestiti usati dalle donne nomadi di tribu’ persiane leggendarie come quella dei Qashqai, alla quale la Nissan ha dedicato un suo famoso modello di vettura.
I GIARDINI

In primavera i giardini della citta’ sono di una bellezza incredibile e pertanto “Citta’ dei Giardini” e’ l’altro soprannome di Shiraz. Tra questi da segnalare quello di Narenjestan, con al centro una villa ottocentesca appartenente ai principi della dinastia Qajaride e poi il Giardino di Eram, patrimonio UNESCO con una diversita’ incredibile di piante e alberi tutti etichettati e che e’ pure l’orto botanico dell’universita’ di Shiraz.
LA MOSCHEA DELLE ROSE

Merita infine una menzione a parte la moschea delle Rose, dei primi dei 20esimo secolo che con le sue vetrate colorate e’ addirittura una delle moschee piu’ fotografate dell’Iran ed e’ impossibile non trovarne un’immagine sui libri dedicati all’Iran. Il nome locale e’ moschea di Nasir-ol-Molk.